Riproduzione dei conigli nel tuo allevamento
La riproduzione dei conigli del vostro piccolo allevamento è a pieno ritmo ed è necessario prestare particolari curare alle femmine allattanti per portare a fine svezzamento il maggior numero di coniglietti.
Uno tra i principali fattori di mortalità durante lo svezzamento è il parto fuori dal nido. E’ più frequente nelle primipare che riconoscono meno facilmente il nido specialmente se trattasi di nidi aperti. L’impiego di nidi chiusi elimina quasi completamente il fenomeno.
A volte si può verificare l’abbandono della nidiata, dovuto a condizioni di stress o a scarso istinto materno della fattrice. Il ripetersi del fenomeno fa prevalere la seconda ipotesi e in questo caso si consiglia l’eliminazione della femmina.
Perchè i cuccioli muoiono?
Quando la femmina si nutre dei piccoli allora siamo in presenza di cannibalismo. Diverse possono essere le cause scatenanti e tra queste:
– mancanza d’ acqua di bevanda e quindi necessità di divorare gli embrioni ricchi di acqua di costituzione;
– perversione ereditaria;
– occasionali ferite procurate dalla madre nell’atto di mangiare gli invogli fetali. A questo punto la madre non distingue più fra gli invogli e gli embrioni e prosegue divorando questi ultimi. In questi casi si consiglia di sostituire le fattrici perchè producono sempre prole scarsamente vitale.
Può presentarsi poi il caso di coniglietti con peso insufficiente alla nascita (minore di 40 grammi). questo è un dato correlate spesso alla prolificità. Il problema, fondamentalmente genetico, va risolto con una attenta selezione dei coniglietti che costituiranno la rimonta.
La morte dei coniglietti può essere determinata anche da una cattiva preparazione del nido. questo può essere dovuto ad incapacità delle fattrici oppure ad errori di conduzione tecnica (nidi troppo ampi o troppo stretti; nidi situati dove la madre è solita depositare i propri escrementi; materiali poco idonei, ecc.). L’incapacità delle fattrici a formare il nido è uno degli elementi che contraddistingue lo scarso istinto materno e comporta l’eliminazione delle fattrici stesse. Gli errori di conduzione tecnica possono invece essere corretti dai nostri consigli.
I nostri consigli per questi mesi
L’alimentazione in questi mesi deve dare alle coniglie l’energia necessaria per sopportare lo sforzo della riproduzione dei conigli. Innanzitutto consigliamo di somministrare sempre un mangime commerciale idoneo. Per un allevamento rurale consigliamo di scegliere un mangime ciclo unico idoneo sia per coniglie in allattamento e coniglietti all’ingrasso.
In questi mesi si consiglia poi di distribuire, come integrazione alimentare e su rastrelliere, anche sottoprodotti aziendali come ad esempio zucchine: questo prodotto, se disponibile in azienda, può essere utilizzato nell’alimentazione del coniglio in dosi pari a circa il 20% della razione. I sottoprodotti di questa verdura, ben appetiti dal coniglio, presentano un tenore proteico pari a circa il 30-32% con scarsa quantità di fibra: circa il 15%.
Consigliate, se disponibili, anche le bucce di pisello che presentano un tenore di proteine che varia dal 19 al 20% mentre la fibra grezza si aggira attorno al 20-22%. La dose consigliata nell’alimentazione del coniglio è di circa il 20% della razione. Idonee anche carote e ortiche.
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Fonte: Biozootec