Raccolta delle uova

Raccolta delle uova

Raccolta delle uova

Nel mese di aprile siete impegnati nella raccolta delle uova dei riproduttori e nell’allevamento della maggior parte degli animali destinati alla rimonta; cioè che andranno a sostituire i vecchi riproduttori.

Anatre

Nel mese di aprile continuano gli accoppiamenti tra le anatre. L’intero atto riproduttivo è condizionato dalla fase pre-copulatoria, in cui si svolge il corteggiamento. Quest’ultimo è caratterizzato da una precisa sequenza di segnali-risposte sincronizzate, che mettono in “sintonia” la coppia e permettono di portare a termine con successo l’accoppiamento.
Sempre ad aprile schiudono le uova destinate a far nascere le anatre che andranno a sostituire i vecchi riproduttori. Nei primi giorni di vita l’alimentazione delle piccole anatre deve essere diversa da quella dei pulcini. Le anatre infatti non beccano come i pulcini ma immergono il loro lungo becco nell’alimento e con una manovra tutta speciale ingoiano il boccone accompagnandolo; quando può; con lunghi sorsi d’acqua per facilitarne la deglutizione.

Il cibo può quindi avere una certa fluidità anche perché il becco delle anatre è meno resistente di quello dei pulcini. In ogni caso la fluidità dell’alimento non eccessiva per evitare disturbi gastrici.
Inoltre le anatre nei primi giorni di vita possono mostrare un atteggiamento “sonnolente” ed essere quasi disinteressate all’alimento. In questo caso si consiglia di imbrattare loro il becco con l’alimento per invogliarli a cibarsi.
Le verdure sono sempre molto indicate perché oltre ad essere leggermente lassative sono le uniche ricche di vitamine attive.

Faraone

La faraona depone le uova nella tarda mattinata durante le ore calde: fra le 10,00 e le 12,00. La raccolta delle uova deve pertanto avvenire verso mezzogiorno.
Per una agevole raccolta delle uova si consiglia di utilizzare i nidi collettivi: le faraone infatti non gradiscono, in genere, i nidi individuali che si utilizzano per le galline.

Dalla raccolta delle uova si ottengono le uova di faraona hanno il polo acuto molto appuntito; sono poco porose e hanno un guscio durissimo. Il loro peso medio è di circa 45 grammi. Il rapporto sessuale è di un maschio e due femmina e si possono costituire gruppi anche molto numerosi.

La faraona non si abituata però facilmente al nido e molto spesso depone le uova sul terreno. Una soluzione a tale inconveniente può essere costituita dall’impiego di nidi collettivi posizionati nella parte più tranquilla del ricovero. La faraona è tra gli uccelli domestici quello che con più facilità può utilizzare il nido collettivi primo perché gli animali hanno un istinto di gruppo che li spinge a deporre in luoghi comuni e poi perché la resistenza del guscio dell’uovo di faraona consente di raccogliere tutte le uova intatte anche se si presentano numerose.

Oche

Per sostenere lo sforzo legato alla deposizione delle uova prestate la massima attenzione all’alimentazione delle, vostre oche. Per un piccolo gruppo di animali si consiglia di distribuire una razione alimentare costituita da granaglie aziendali e integrata, per quanto riguarda la quota proteica, con una mangime commerciale per pulcini con queste caratteristiche medie: proteine grezze 23%; grassi grezzi 3-4%; fibra grezza 4%; ceneri 7-8 %; metionina 0,4%. La miscela alimentare deve essere distribuita a volontà cioè le mangiatoie devono essere sempre piene e a disposizione degli animali. Una razione tipo può essere così costituita: mangime commerciale per pulcini 50%; cereali aziendali 35%; crusca di frumento 8%; carbonato di calcio 7%. Alla razione finita viene poi aggiunto un 0,12% di sale da cucina. Nel ricovero dei riproduttori deve sempre essere presente una rastrelliera con foraggi freschi o secchi anche quando le oche possono usufruire di un abbondante pascolo.

Continua la raccolta delle uova che per tutto il mese di aprile possono essere destinate a produrre la rimonta per il prossimo anno. Assicuratevi che il benessere delle vostre oche sia garantito da un idoneo locale per riproduttori e che il pascolo sia abbondante.
Iniziate adesso l’allevamento delle piccole oche destinate alla rimonta. Dopo la schiusa in incubatrice le piccole oche devono essere sistemate in un locale idoneo per le prime 2-3 settimane. Importante in questa fase è la lettiera permanente che è il pavimento dove gli animali si muovono, riposano, giocano e defecano. Deve essere abbondante perché deve durate e consentire l’assorbimento e la fermentazione delle loro deiezioni.

Uno strato sufficiente è costituto da 10-15 cm di truciolo di legno e deve essere distribuito uniformemente su tutto il pavimento. Il tipo di legno da cui deriva il truciolo non è importante purché si tratti di legno naturale. Non deve, infatti, essere utilizzato truciolo derivante dalla levigatura o lavorazione di mobili, serramenti, ecc.; perché potrebbe contenere residui di vernici o resine tossiche per gli animali. Il truciolo di legno può sere reperito presso i principali negozi di prodotti zootecnici oppure recuperato direttamente da falegnamerie della zona.

Per un buon accrescimente delle ochette distribuite poi questa miscela costituita da un mangime di pulcini per il 90% mentre la restante parte (10%) è costituita ma mais aziendale franto. In seguito le ochette devono essere alimentata in questo modo: 65% mangime per pulcini; 10 % crusca di frumento; 25% mais aziendale. Già dalla seconda settimana di vita non fate mai mancare erba tritata nella rastrelliera.

Pollo

Le galline sono in piena deposizione e devono avere sempre accesso al pascolo. I raggi ultravioletti prodotti dall’irraggiamento solare hanno un notevole effetto sulla salute delle galline e sulla loro produttività. È infatti dimostrato che l’effetto dei raggi ultravioletti sul corpo delle galline, aumenta la produzione di uova, aumenta le percentuale di fecondità delle stesse e la capacità di schiusa dei pulcini. Inoltre, se utilizzate a scopo alimentare, le uova prodotte da galline che hanno pascolato all’aperto hanno un maggiore valore biologico rispetto alle uova deposte da galline che non hanno usufruito del pascolo.

Le uova delle galline che pascolano all’aperto e assorbono le radiazioni ultraviolette sono più grosse, presentano un guscio più spesso e un maggior contenuto di calcio.
Gli embrioni delle uova deposte da galline che pascolano nei mesi invernali sono quindi più forti in quanto, questi embrioni; contengono all’incirca una quantità di calcio doppia rispetto agli embrioni di uova deposte da galline che non pascolano.
Non deve essere dimenticato, poi, che l’effetto dei raggi ultravioletti sulle galline ha efficacia solo se gli animali sono al pascolo e non quando la luce del sole viene filtrata dei comuni vetri. È infatti dimostrato che il vetro comune non permette ai raggi ultravioletti di filtrare.

A volte si osservano galline che mangiano le uova e poi questo vizio si può estendere a tutti gli animali.
L’uovo è il frutto dell’attività riproduttiva degli uccelli e ogni femmina difende questo prodotto nel migliore dei modi. In natura non si verificano mai situazioni in cui una femmina di uccello mangia le proprie uova. Questo comportamento è inesistente anche quando gli animali sono allevati in semilibertà. Spesso capita che le galline, lasciate libere nel cortile; depongono le uova nei cespugli ma mai queste sono mangiate dalle stesse galline. Si trovano così nidi con numerose uova deposte da più femmine e mai le uova si rompono o sono mangiate.
Quando invece questo succede in allevamento vuol dire che ci sono stati degli errori che hanno spinto le galline a non riconoscere il loro prodotto.

Questo succede quando gli animali sono allevati in situazioni sbagliate: nel nostro caso l’errore sta nel nido o in altre situazioni che portano alla rottura dell’uovo e alla scoperta, da parte delle galline; che all’interno dell’uovo è presente una sfera colorata (tuorlo) che attira la loro curiosità. Da una situazione accidentale parte quindi la curiosità e la “voglia di giocare”. La gallina inizia così a rompere le uova per cercare la sfera colorata e in questo modo inizia il “gioco”; che in breve tempo si trasforma in vizio. Basta una, o poche, galline, che iniziano questo “gioco” e subito le altre, galli compresi, imitano le prime e in breve tempo tutti gli animali sono a caccia di uova da rompere e mangiare. Non a caso gli animali imparano per imitazione.

Per prevenire queste situazioni è necessario allevare razze rustiche; spesso questo vizio si verifica più facilmente con galline provenienti da allevamenti intensivi.
In secondo luogo bisogna evitare, o limitare, le cause di rottura dell’uovo; è necessario prestare molta attenzione alla realizzazione del nido e al numero o sistemazione dei nidi all’interno dei ricoveri.
Quando, invece, le gallina hanno già acquisito questo vizio è possibile tentare di limitarlo utilizzando degli “occhiali” che impediscono la vista diretta e non permettono alle galline di puntare e rompere l’uovo.

Come estrema soluzione rimane l’eliminazione delle galline dato che questo vizio non può essere corretto.
In ogni caso non si tratta mai di carenze alimentari ma semplicemente di un “gioco” scaturito da errori di allevamento e poca conoscenza delle esigenze ambientali degli animali.
Per quanto riguarda la rimonta tra pulcini e ambiente si forma sempre un legame di sostenibilità che porta gli animali a sviluppare una sorta di immunità per cui riescono a mantenere un certo livello di benessere. In natura questo legame si crea con il tempo e la selezione; solo gli animali idonei a un certo ambiente sopravvivono e riproducono dando vita ad una prole che a sua volta è perfettamente adattata a quell’ambiente.

Il tempo in allevamento non è certo sufficiente perché ci sia un ambientamento e quindi è necessario che i due attori di questa storia partano contemporaneamente.
In pratica quando noi immettiamo, per la prima volta; polli in un pollaio è necessario che l’ambiente (la parte superficiale della lettiera) sia nuovo; quindi si adatti e si evolva assieme agli animali.
In una lettiera nuova pulcini o pollastri defecano e le deiezioni, a contatto con il materiale vegetale, iniziano subito a fermentare creando le condizioni sufficienti per distruggere le uova dei vermi e le oocisti dei coccidi creando un ambiente idoneo alle galline.
Pulcini o pollastri devono essere inseriti in un locale con la lettiera nuova: almeno 10 cm di parte superficiale.

Tacchini

A metà mese anche nel tacchino inizia la raccolta delle uova per l’incubazione; dalle quali nasceranno i giovani tacchini destinati alla rimonta. Questa operazione viene fatta ogni 2-3 anni dato che le tacchine possono riprodurre per più anni.

Ai tacchini in riproduzione è necessario somministrare un’idonea alimentazione in grado di sostenere lo sforzo richiesto per la produzione delle uova. Una razione domestica può essere realizzata utilizzando materie prime aziendali come mais, avena, ecc. integrate con fonti proteiche come lievito di birra.
Una razione può pertanto essere così costituita: mais aziendale 30%; avena 25%; crusca 15%; orzo 10%; latte in polvere 6%; sorgo 5%; lievito di birra 5%; gusci d’ostrica 3,5%, cloruro di sodio 0,5%.
A questa razione devono essere aggiunte verdure o erbe fresche per un costante apporto di vitamine naturali.

La razione alimentare, quando possibile, deve essere messa a disposizione dei tacchini solo in tarda mattinata: verso le 11,00. Le verdure e le erbe devono invece essere sempre disponibili in apposite rastrelliere. I foraggi verdi non devono infatti essere distribuiti sul terreno; per evitare che gli animali li imbrattino con le loro feci diffondendo malattie parassitarie e infettive.

 

Fonte: biozootec.it