Macellazione del pollame in sede aziendale

Macellazione del pollame

Macellazione del pollame

Il conseguimento di un elevato livello di protezione della vita e della salute umana è oggi uno degli obiettivi fondamentali. Questo obiettivo riguarda anche le attività di allevamento e la produzioni di carni. Queste aspettative sono richieste dai consumatori e sono associate al cambiamento dei mercati e alla globalizzazione delle produzioni. Tali aspettative hanno contribuito a favorire lo sviluppo della vendita diretta o per meglio dire: la filiera corta.

Per quanto riguarda la macellazione aziendale di avicoli (polli, tacchini, oche, colombi, fagiani, ecc), conigli e piccola selvaggina, le attuali normative comunitarie permettono la macellazione aziendale e la vendita diretta delle carni senza la necessità di particolari strutture e attrezzature.
Non ci sono infatti limiti o condizioni particolari per le strutture e per quanto riguarda le attrezzature sono sufficienti quelle di una normale cucina domestica.
È quindi possibile la macellazione aziendale per: la fornitura diretta di piccoli quantitativi di carni provenienti da pollame;  lagomorfi macellati nell’azienda agricola dal produttore al consumatore finale; laboratori annessi agli esercizi di commercio al dettaglio; laboratori di somministrazione a livello locale che forniscono direttamente al consumatore finale siffatte carni come carni fresche.

Per piccoli quantitativi si considera poi un numero che non deve superare i 500 capi.
Per fissare delle linee guida che indichino una corretta procedura operativa per la macellazione del pollame e  degli animali di bassa corte la Regione Marche ha realizzato un piccolo opuscolo. In questo scritto, oltre alle normative di riferimento e ai requisiti strutturali e di attrezzature, sono indicate anche le operazioni pratiche da seguire per la macellazione del pollame per la piccola vendita aziendale.

Fonte: biozootec.it