L’allevamento del coniglio a ciclo unico

Coniglio da Allevamento

L’allevamento del coniglio a ciclo unico

Metodo d’allevamento Mediterraneo

Indicazioni e consigli su come realizzare l’allevamento del coniglio in colonia senza praticare la riproduzione aziendale ma acquistando all’esterno soggetti a fine svezzamento.

Il coniglio è un piccolo mammifero domestico un tempo molto diffuso nelle aziende rurali. Il suo allevamento tradizionale (riproduzione, svezzamento e ingrasso) è facile ed economico ma caratterizzato da una presenza costante dell’allevatore. Anche i più moderni sistemi di allevamento, che prevedono la ciclizzazione settimanale delle operazioni, necessitano della presenza dell’allevatore e questo fattore ne ha limitato lo sviluppo nelle aziende part-time che in quelle per l’autoconsumo. È possibile però allevare il coniglio anche senza praticare in azienda la riproduzione impegnando l’allevatore solo per un paio di mesi all’anno. In questo modo anche l’agricoltore part-time può allevare conigli ottenendo ottime carni per i consumi familiari. Infatti è sufficiente disporre di una piccola stanza dove si possono allevare, a terra su paglia, gruppi omogenei.
 

Strutture ed attrezzature necessarie

L’unica struttura necessaria è costituita da una stanza di un vecchio edificio o di qualsiasi altro ambiente poco utilizzato compresa una soffitta. Questo ambiente viene attrezzato con una lettiera permanente costituita da uno strato di 8-10 cm. di paglia. Numerose prove hanno dimostrato che per metro di pavimento possono essere allevati 8-10 conigli ma comunque si consiglia di non superare i 5-6 capi a metro quadrato. In pratica in una camera di 16 mq (4 x 4) si possono allevare comodamente 30 conigli. Va ricordato comunque che è opportuno non superare, nello stesso ambiente, il numero di 50 conigli per gruppo. Colonie più numerose possono determinare l’insorgere di competizione tra gli animali con conseguente cannibalismo.
Per lo stesso motivo si ricorda che le colonie devono essere costituite da conigli dello stesso sesso: o tutti maschi o tutte femmine. Se non è possibile acquistarli dello stesso sesso si devono realizzare due recinti.
Per quanto riguarda le attrezzature, per ogni colonia, è necessario disporre di una mangiatoia a tramoggia (tipo polli) da 10-20 Kg. e di un abbeveratoio lineare automatico di un metro (tipo polli). Quest’ultimo viene fissato alla parete per evitare che i conigli lo possano rovesciare e sistemato sopra una pedana per il drenaggio dell’acqua eventualmente spanta.
Mangiatoia e abbeveratoio sono sistemati nei pressi della porta di accesso alla stanza che a sua volta è tamponata con un pannello pieno o in rete alto almeno 70-80 cm. In questo modo è ridotto al massimo il lavoro che può limitarsi al riempimento della mangiatoia una-due volte alla settimana. Con delle piccole tavole o dei ferri si realizza anche una rastrelliera per la somministrazione di erbe e foraggi. Radici e tuberi sono invece somministrati a terra.
La ventilazione è naturale come l’illuminazione che non deve superare le 6-8 ore di luce al giorno. Questo fotoperiodo infatti è ottimale per l’ingrasso e il mantenimento della tranquillità nella colonia inquanto simula le condizioni ottimali del coniglio in natura che vive principalmente all’interno di tane.

 

L’acquisto dei conigli

I conigli sono acquistati esternamente e devono essere omogenei di età. Si consiglia inoltre di acquistare animali dello stesso sesso oppure realizzare due recinti a terra.
Si devono acquistare coniglietti a fine svezzamento cioè a 35-40 giorni di età: ad un peso medio di 0,8-1,0 Kg.

 

L’allevamento

Individuato il locale idoneo si realizza la lettiera permanente. Per ogni capo allevato all’inizio del ciclo è inizialmente necessario distribuire 300-400 gr di paglia. Dopo il primo mese d’allevamento bisogna ridistribuire la stessa quantità di paglia per compensare quella mangiata dagli animali.
Vicino all’ingresso si realizza una pedana con una o due file di pietre e sopra vi si sistema una rete capace di sostenere l’abbeveratoio automatico. Acquistati quindi i coniglietti all’età di 35-40 giorni si procede alla loro liberazione nella stanza avendo cura di non realizzare gruppi superiori a 50 capi e con una concentrazione di circa 5-6 capi per mq di pavimento. Ogni colonia deve essere costituita da animali dello stesso sesso. Liberati gli animali si procede poi, il giorno seguente alla loro alimentazione. L’acqua invece deve essere disponibile da subito.
Per garantire il benessere agli animali e la tranquillità della colonia l’illuminazione viene garantita dalle 8.00 di mattino sino alle 14-16.00 del pomeriggio e questo viene realizzato aprendo e chiudendo le imposte agli orari prestabiliti. È inoltre possibile dividere il periodo di luce naturale in due momenti: uno all’alba (3 o 4 ore) e il resto al tramonto.
Dopo circa due mesi d’allevamento gli animali sono pronti perla mensa o per il mercato.
Dopo ogni ciclo l’allevatore può destinare all’ingrasso un altro gruppo di coniglietti. In questo caso è necessario aggiungere un ulteriore strato di 5-7 cm. di truciolo o paglia. Se invece si decide di rimuovere la lettiera prima di un secondo ciclo d’allevamento bisogna pulire e disinfettare la stanza e fare riposare il locale per almeno due settimane.

 

Alimentazione

Una corretta ed equilibrata alimentazione è sicuramente alla base di un buon sviluppo degli animali in allevamento. Questa pertanto deve essere equilibrata e varia. Conigli all’ingrasso consumano mediamente 80-110 gr di mangime al giorno. Questo viene somministrato a volontà e deve avere le seguenti caratteristiche base: 18% di proteine grezze, 2.600 Kcal/Kg di mangime e 1,1% di calcio.
L’alimentazione deve poi essere integrata con prodotti aziendali e questo sia allo scopo di risparmiare nelle spese alimentazione che per garantire la salute dei conigli.
Diversi sono gli alimenti che l’allevatore può utilizzare, e possiamo suddividerli in alimenti freschi e secchi. Tra quelli freschi l’allevatore può utilizzare ortaggi (lattughe, cavoli, patate, carote, ecc.) erba, frutta (pere, mele, ecc.), foglie di albero (robinia, pioppo, salice, vite, pero, olmo, ecc.), piante aromatiche (timo, menta, ecc.). Tra gli alimenti secchi, ai conigli in allevamento, si può somministrare fieno, paglia, graminacee, legumi, avanzi di cucina (pane, pasta, ecc.), vinacce, ecc.
Non va dimenticato poi che il coniglio è un roditore e i suoi incisivi sono a crescita continua. È necessario quindi mettere a disposizione dell’animale degli alimenti abbastanza consistenti in modo che possa avvenire l’usura degli incisivi evitandone un’eccessiva crescita. Alimenti consistenti possono essere sia i pellets dei mangimi commerciali o rami e rametti di alberi (pioppo, salice, gelso, ecc.), in questo modo il coniglio potrà rosicchiare la corteccia delle piante limitando così la crescita degli incisivi.
Altro sottoprodotto domestico da utilizzare nell’alimentazione dei conigli e il pane: 1 kg equivale a 2,500 kg di fieno di prima qualità. Per abituare i conigli a mangiare di tutto si incominci a variare loro il cibo sino da giovani; se ne avvantaggerà così la praticità e la economia dell’allevamento.

 

Fonte: biozootec.it