Il sessaggio delle uova prima dell’incubazione
La storia dell’avicoltura italiana attraverso i documenti
L’avicoltura italiana al tempo dei Pollai Provinciali: gli allevamenti, le razze, il resoconto della zootecnia italiana raccontata dalle immagini, dalle cronache e dai documenti storici.
Nel secolo scorso lo sviluppo di allevamenti di galline per la produzione di uova spinse le ricerche a sviluppare metodiche mirate a individuare il sesso dei nascituri prima dell’incubazione delle uova. Lo sviluppo di questa pratica avrebbe permesso di utilizzare solo le uova aventi in sesso desiderato evitando la distruzione di grandi quantitativi di pulcini machi dopo la nascita.
I primi tentativi di classificare le uova in maschili e femminili vennero orientati partendo dalla forma delle uova stesse.
Secondo un’antica credenza, radicata negli allevamenti rurali, dalle uova a forma allungata schiudevano pulcini maschi mentre da quelle a forma piuttosto sferica schiudevano pulcini femmina.
Nelle campagne, a seconda che la massaia avesse bisogno di galletti o pollastre, si mettevano in cova uova lunghe o tonde.
Negli incubatoi molte prove sono state effettuate, ma i risultati hanno dimostrato che sia dalle uova a forma allungata, che da quelle tonde nascevano indifferentemente pollastrine e galletti.
Altri esperimenti venivano fatti mediante il pendolino magnetico.
Il pendolino era un comune oggetto di metallo a forma di trottola, molto più piccolo, legato ad uno spago lungo 40-50 centimetri. Il pendolino poteva essere sostituto da un comune anello.
La manualità della individuazione del sesso si riteneva dovesse essere eseguita una persona dotata di particolare fluido.
Il procedimento era molto semplice. Con una mano, immobile, tesa in avanti, si teneva il pendolino due o tre centimetri al di sopra dell’ovo. Nonostante l’immobilità della mano se l’ovo era fecondo il pendolino cominciava a muoversi e dalla direzione dei movimenti era possibile interpretare il sesso del futuro pulcino. Se le oscillazioni formavano una serie di cerchi concentrici, sempre più larghi intorno all’uovo, il pulcino era femmina.
Se invece i movimenti erano rettilinei e il pendolino si spostava da un punto all’altro, allungando sempre la corsa, il pulcino era maschio.
Se non si verificava nessun movimento l’ovo risultava non fecondato.
Numerosi esperimenti su migliaia di uova dimostrarono l’inefficacia di queste teorie.
Fonte: biozootec.it