Gestione dell incubatrice a marzo

Gestione dell incubatrice

Gestione dell incubatrice

A marzo la gestione dell incubatrice è difficile perchè lavora a pieno ritmo. Le uova di gallina, oca, e di tutte le anatre possono essere incubate. Si raccolgono anche uova di faraona e tacchina; se sono sufficientemente grandi possono essere già incubate in questo mese oppure si consiglia di aspettare aprile.
Prima di dare inizio alla gestione dell incubatrice è opportuno verificare il corretto funzionamento delle attrezzature.
La macchina di incubazione deve essere accesa e fatta funzionare per alcuni giorni. Seguite attentamente le indicazioni del costruttore. Sebbene ci siano delle norme costanti per tutte le incubatrici, ognuna differisce dall’altra per qualcosa.

Devono essere controllati tutti i componenti della macchina in modo che tutto funzioni al meglio. Controllate il rumore del motore, l’umidità, la temperatura, le cinghie e cambiate gli elementi che possono dare problemi durante il funzionamento della macchina. Per controllare il buon andamento delle incubatrici accertatevi del buon funzionamento dei termometri, un termometro che funziona correttamente segna la giusta temperatura in maniera costante: qualsiasi variazione di temperatura durante l’incubazione incide sulla schiudibilità delle uova. Per controllare il buon funzionamento dei termometri basta confrontarli con qualsiasi altro termometro. I controlli vanno fatti sia all’interno dell’incubatrice e/o immergendo i termometri in acqua tiepida mantenendo i bulbi allo stesso livello.

Accertatevi poi di avere una scorta di filtri per l’igrometro, un termostato e altro materiale che se si guasta durante l’incubazione deve essere sostituito immediatamente perché le uova non possono aspettare l’arrivo dei pezzi di ricambio: un’incubatrice piena di uova non può restare ferma per più di 12 ore dopo di che si avrà una diminuzione nella percentuale di schiusa.
Per prevenire il rischio di un black-out è utile comprare (se non già disponibile con l’incubatrice) un gruppo di continuità.

La gestione dei black-out e la durata dell’ incubatrice

Qualora succedesse un black-out in assenza di gruppo di continuità conviene aprire la porta dell’incubatrice e lasciare che entri aria fresca. E’ vero le uova si raffredderanno un po’ e si potrà perdere qualche pulcino ma se si tiene la porta chiusa si perderanno tutti per mancanza di ossigeno.

L’incubatrice deve essere accesa almeno 24 ore prima di introdurvi le uova.
Le uova provenienti dai locali di conservazione non devono essere immesse direttamente in incubatrice per evitare il brusco sbalzo di temperatura. A tele scopo si consiglia di far sostare le uova per circa 6 ore all’interno della sala di incubazione in modo da preriscaldarle. Tale accorgimento permette di regolarizzare i tempi di schiusa e di ridurre il numero dei pulcini nati in ritardo.

Subito dopo aver introdotte le uova nelle incubatrici la temperatura discende di qualche grado per ristabilirsi dopo poco tempo. Durante le prime 48 ore di incubazione è sconsigliabile aprire l’incubatrice. Verso il 12° giorno le uova all’interno dell’incubatrice iniziano a sviluppare “calore proprio” che può modificare la temperatura della macchina. Per verificare la corretta ventilazione un uovo che ad inizio incubazione ha un peso di circa 65 grammi, deve pesare, dopo 5 giorni di incubazione, circa 60 grammi. Il voltaggio delle uova, allo scopo di migliorare l’ossigenazione dell’embrione, avviene automaticamente. Nel caso di modelli vecchi senza automatismo è consigliabile eseguire il voltaggio almeno ogni 4-6 ore.

 

Fonte: biozootec.it