Cannibalismo della coniglia

Cannibalismo della coniglia

Nelle coniglie il parto può avvenire in qualsiasi momento della giornata anche se è più frequente al mattino. La coniglia si sgrava facilmente e con rapidità. Condizione fondamentale perché il parto avvenga regolarmente è che l’animale abbia a disposizione un’idonea zona nido e che la coniglia si trovi in un ambiente tranquillo e non venga disturbata.
Il parto dura una decina di minuti ed i conigli vengono alla luce con gli occhi chiusi; privi di pelo e sordi. Negli intervalli tra le nascite la coniglia libera i neonati dagli invogli fetali (placenta) che ingerisce.
In questi momenti è fisiologico che la coniglia mangi i piccoli morti o nato moribondi (simile al cannibalismo della coniglia).

A parto terminato, la coniglia, ripuliti i cuccioli, si strappa altro pelo per ricoprirli e tenerli così al caldo, quindi esce dal nido per rientrarvi soltanto per l’allattamento.
A volte può capitare che la femmina divori anche i piccoli nati vivi e vitali; questo viene chiamato cannibalismo della coniglia.

In genere questa situazione si verifica spesso in conigli al primo parto (primipare) e coniglie con mastiti o micosi a livello mammario.
Altre volte una causa che può determinare questo fenomeno è la mancanza d’acqua. Durante il parto infatti si verifica un aumento di temperatura corporea della coniglia che di conseguenza ha molta sete. L’allevatore deve quindi accertarsi del buon funzionamento dell’abbeveratoio e che ci sia acqua fresca in abbondanza, altrimenti la coniglia per dissetarsi potrebbe ingerire velocemente la placenta dei piccoli e non accorgersi che sta ingerendo anche il coniglietto. A volte, resasi conto in ritardo, ne lascia metà nella gabbia.

Altri inconvenienti

La mancanza d’acqua nel giorno del parto può portare anche ad un altro inconveniente: l’abbandono del nido. La coniglia infatti dopo il parto e con abbondanza di latte può trascurare i coniglietti pregiudicandone la sopravvivenza. Questo fenomeno può essere dovuto anche ad inadeguate condizioni igieniche del nido o a manomissione di questo avvenute nelle prime 24 ore dopo il parto. L’allevatore deve pertanto essere molto accorto e prudente quando ispeziona il nido, per non causare stress alla coniglia.

Se il fenomeno si ripete ci possono anche essere delle cause genetiche che portano ad un comportamento anomalo da parte della femmina. In questo caso si consiglia di eliminare subito la femmina dalla riproduzione e di non destinare a tale attività neppure i fratelli o le sorelle di questa coniglia. Le caratteristiche genetiche sono infatti ereditabili e a volte non sempre manifeste; si possono però presentare nelle generazioni future e in maniera più diffusa. Curate pertanto con attenzione la rimonta nella vostra conigliera ricavando la rimonta dalle coniglie che sono al terzo anno di riproduzione e che hanno manifestato ottima attitudine materna.

Fonte: biozootec.it