Cambio gabbia per le coniglie

Cambio gabbia per le coniglie

Cambio gabbia per le coniglie

Per aumentare la produttività di un allevamento di conigli è necessario avere garanzie sulle fecondità delle femmine in produzione; sul numero dei nati e sul numero dei conigli svezzati. Questi obiettivi possono essere raggiunti mediante una corretta gestione delle coniglie in riproduzione. Questa, prevede lo svezzamento dei piccoli ad almeno 35 giorni (5 settimane) e con il cambio gabbia per le coniglie a fine svezzamento. Tre giorni dopo lo spostamento la coniglia viene fatta fecondare. Da esperienze di campo questa tecnica permette di arrivare a una fertilità del 90% con bassa mortalità perinatale (5-6%) ;e bassa mortalità nel periodo nascita – svezzamento (5%). Inoltre, il numero dei nati vivi si attesta attorno a 8-9 capi per conigli/parto mentre il numero degli svezzati vivi è pari a 8 per coniglia/parto. L’impiego di questa pratica consente anche di aumentare la carriera riproduttiva delle coniglie.

Questo metodo del cambio gabbia per le coniglie e della gestione delle coniglie riproduttrici, modifica l’equilibrio endocrino delle coniglie aumentandole la recettività sessuale.
Nella pratica si osserva che la fertilità viene mantenuta elevata anche in fattrici al settimo, ottavo e nono parto, facendo registrare i valori migliori in concomitanza con il terzo e il quarto parto.
Considerando la media dei nati vivi, si rileva che i valori più elevati coincidono con il terzo e quarto parto.

La fertilità e la natalità si sono mantenute elevate; anche grazie alla scelta di fecondare le fattrici dopo lo svezzamento della nidiata precedente; come è noto, infatti, elevati livelli di prolattina deprimono la crescita follicolare, il tasso di ovulazione e lo sviluppo embrionale.
Questo tipo di gestione, inoltre, permette di mantenere in produzione fattrici con un elevato numero di parti al loro attivo; dimezzando quasi i normali tassi di rimonta e mantenendo valori produttivi indubbiamente interessanti.

 

Fonte: biozootec.it