Allevatori custodi di anatre: modello di conservazione

allevatori custodi di anatre

Allevatori custodi di anatre: modello di conservazione

Anche nella programmazione 2014/20 il Programma di Sviluppo Rurale del Veneto prevede interventi a favore di allevatori custodi finalizzati alla salvaguardia della diversità genetica; nonché alla diminuzione o all’azzeramento del rischio di estinzione delle principali razze autoctone del Veneto. Per quanto riguarda gli allevatori custodi di anatre sono prese in considerazione due razze: la Germanata veneta e la Mignon.

L’unità minima d’allevamento è n. 1 UBA (Unità Bovino Adulto come da allegato Val Reg. (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006) per specie che corrisponde, nel caso delle anatre, a 33 capi in riproduzione. Quando si considera una popolazione animale e si attuano azioni per la sua conservazione bisogna ricordare; che è necessario programmare l’attività di riproduzione per avere un numero sufficiente di capi per la rimonta interna. Nelle attività zootecniche a livello di allevatori custodi la scelta dei futuri riproduttori, per razze a limitata diffusione, viene effettuata mediante riconoscimento morfologico. In tale ottica vengono preferiti individui con requisiti morfometrici che si riconducono ad uno standard di razza condiviso.

I casi

All’interno delle razze avicole a limitata diffusione la pratica della conservazione, non correttamente gestita, può però comportare una diminuzione della variabilità genetica e un aumento della consanguineità degli individui. È noto che gli individui consanguinei; cioè nati da genitori parenti, sono caratterizzati da una diminuzione delle performance produttive e riproduttive; della rusticità, della resistenza alle malattie e della longevità dovuta all’omozigosi di molti geni e al conseguente manifestarsi di geni rari e/o indesiderati (recessivi) a livello fenotipico attraverso la comparsa di malattie ereditarie. Risulta pertanto estremamente importante monitorare i piani di accoppiamento al fine di contenere l’imparentamento medio della popolazione e la conseguente comparsa di individui consanguinei.

Importante per un corretto programma di conservazione è anche una adeguata tecnica d’allevamento che tenga conto delle tradizioni regionali e del benessere degli animali in allevamento. A questo scopo è stata realizzato questo modello di conservazione; per gli allevatori custodi di anatre con l’obiettivo di definire un programma di riproduzione per le anatre venete e dimensionare i diversi gruppi riproduttivi in base all’unità minima d’allevamento e cioè n. 1 UBA.

Qui la pubblicazione completa  Modello di conservazione per allevatori custodi di anatre

Fonte: biozootec.it