Allevare i conigli in colonia

Allevare i conigli in colonia

Negli allevamenti commerciali per allevare i conigli in colonia, i conigli da carne sono quasi esclusivamente sistemati in piccole gabbie collettive. La misura del gruppo oscilla tra i 2 (sistema Italiano) e gli 8-10 capi in relazione al tipo di gabbie utilizzate. La superficie della gabbia si limita ad un massimo di 0,60 m2 e l’altezza delle stesse solitamente è di appena 30 cm.

Queste limitate dimensioni nella maggior parte dei casi limitano o addirittura impediscono il normale comportamento dei conigli che prevede il salto, la corsa e l’elevazione. Benché deformazioni della colonna vertebrale siano state osservate solo nelle coniglie femmine adulte; di recente sono stati messi a punto alcuni sforzi per migliorare le condizioni di vita dei conigli dal punto di vista del benessere.

Gli studi

I ricercatori Maertens L. e Van Herch A.* hanno confrontato gli accrescimenti e i consumi di conigli allevati in gabbie tradizionali o in colonia.
Allevare i conigli in colonia: sono stati utilizzati n. 8 recinti di 1,9 m2 (190 x 100 cm) provvisti di una pavimentazione in rete con uno spessore dei fili di 3 mm ed una maglia di 10,2 x 100 mm. In questi recinti furono alloggiati 30 coniglietti appena svezzati con una concentrazione di 15,8 conigli/m2. Le pareti erano costituite da una rete metallica (4 x 4 cm) con un’altezza di 60 cm. Per evitare che scappassero fu fissato un risvolto di fili metallici alle estremità degli angoli.

Ogni recinto fu equipaggiato con 90 cm di ampie mangiatoie (11 posti cibo), quattro rubinetti di regolazione ed un bastone di legno di 1 m per 3 cm di diametro. Ogni due settimane fu provvisto un nuovo bastone.
Allevare i conigli in colonia: altri conigli sono stati allevati nelle classiche gabbie da ingrasso di rete metallica che misuravano 60 x 43 cm ed erano alte 30 cm. In queste gabbie erano alloggiati 4 conigli (densità di 15,4 conigli/m2).

Ogni gabbia era attrezzata con rubinetto di regolazione ed un’ampia mangiatoia esterna di 12 cm. La temperatura fu mantenuta tra i 15 e i 19C durante la prova d’ingrasso. Erano usati il riscaldamento e la ventilazione artificiale per creare delle condizioni ambientali favorevoli. Nell’alloggio sperimentale privo di finestre, furono prevviste 10 ore di luce per periodo di 24 ore.

Alcuni dati

Gli animali utilizzati in totale furono 336 appena svezzati di 29 giorni della razza Nuova Zelanda Bianca. Il sesso dei conigli non fu preso in considerazione. Tutti i giovani furono individuati con l’apposizione della targhetta sull’orecchio. Il periodo d’ingrasso dur 6 settimane. Pesature individuali furono realizzate ogni 2 settimane.
Per quanto riguarda l’alimentazione i conigli venivano nutriti ad libitum con una dieta da ingrasso standard: proteina grezza, ADF e ADL erano rispettivamente 16,2%, 19,5% e 4,9%. Il contenuto in ME fu calcolato essere 9,2MJ/kg.

L’accrescimento giornaliero dei conigli allevati nei recinti durante l’intero periodo d’ingrasso era più basso rispetto ai conigli alloggiati nelle gabbie tradizionali. La differenza (10-11%) era pronunciata al massimo durante le prime settimane e non più significativa tra il 28 e il 42 giorno post svezzamento. Il peso finale al 71 giorno era influenzato dal differente peso iniziale.
I dati riguardanti l’apporto di cibo mostravano pressappoco le stesse differenze e conseguentemente fu determinata un’efficienza alimentare comparabile.

L’allevamento in recinto d’altronde limita molto meno la corsa, il salto, e l’elevazione che nelle grandi gabbie con altezza limitata (30 cm). Una maggiore attività poteva tuttavia essere responsabile del più basso apporto alimentare e conseguentemente del più basso guadagno di peso. Gli studi comportamentali devono per confermare questa spiegazione. La mortalità nel corso dell’esperimento fu decisamente bassa; benché non fosse stato attuato nessun trattamento sull’acqua potabile o sul cibo ad eccezione del trattamento coccidiostatico. La mortalità si verifica solamente nei recinti e non era conseguenza dell’aggressività ma della pasteurellosi (2 conigli) e della diarrea (4 conigli).

L’ andamento delle giornate

I primi giorni dopo l’ingresso nei recinti, i giovani conigli risultarono molto sensibili ai visitatori; ai rumori, alla manipolazione e si precipitavano in massa in un angolo del recinto. Per di più tentavano di scappare usando tutti i mezzi possibili (rubinetti di regolazione, arrampicandosi). Tuttavia, potrebbe risultare interessante notare che essi erano provvisti di un’area nella quale nascondersi. Poi con l’aumentare dell’età i conigli si adattarono di più alla vasta area locomotoria e divennero meno sensibili allo stress esteriore.

I conigli hanno usato i bastoni di legno per esprimere la loro attitudine comportamentale a mordicchiare . Dopo due settimane, dei bastoni lunghi un metro rimasero solo piccoli resti, e furono sostituiti di volta in volta. Probabilmente, la possibilità di mordere li aiuta ad evitare l’aggressività. Questa esperienza ha dimostrato che recinti di 60 cm di altezza non sono sufficienti per evitare la fuga dai recinti. Sono da consigliare dei reticolati metallici all’estremità degli angoli. Quando il perimetro dei recinti è di filo metallico è necessaria un’altezza almeno di 70-80 cm. Forse, quando sono utilizzati muri di legno liscio la fuga è più difficile.

I primi risultati di questo studio mostrano, nonostante le performances siano piuttosto alterate, che l’ingrasso in colonia porta a performances soddisfacenti (2,4 kg a 10 settimane con indice di conversione di 3,1).
La crescita più lenta dell’8% non è così negativa in vista di una produzione economica dove i costi di alloggio possono essere ridotti significativamente e i conigli possono esprimere molto meglio le loro attitudini naturali. Infatti, le strutture per allevare i conigli in colonia sono più facili da costruire, servono meno materiali; meno mangiatoie e tuttavia risultano più adatti ad un sistema alimentare automatico.

Fonte: biozootec.it