Allevamento faraone, oche e anatre a settembre
A settembre anatre e oche sono in piena pausa riproduttiva. L’allevamento faraone sta portando a termine la deposizione mentre le tacchino l’hanno appena terminata. I polli stanno per riprendere, tra poche settimane, la deposizione.
Anatre
Per le anatre adulte, in riposo riproduttivo, continua l’allevamento al pascolo dato che la riproduzione inizia il prossimo anno. L’alimentazione da somministrare deve essere adeguata al periodo.
Per le giovani anatre in rimonte l’alimentazione deve essere tale da evitare l’ingrassamento. A tale proposito si consiglia un’idonea razione per futuri riproduttori.
Faraone
In questo mese per l’allevamento faraone è un periodo ancora di deposizione. Per mantenere un buon livello riproduttivo mantenete alto lo stato di benessere all’interno dell’allevamento faraone e cercate di soddisfare le loro esigenze comportamentali.
Infatti questi animali hanno un comportamento subordinato che le spinge a stare sempre in gruppo isolandosi dagli altri animali. Di natura fortemente gregaria, la faraona predilige vivere in gruppi molto numerosi che vedono assieme esemplari di qualunque sesso ed età.
Per quanto bonaria con i suoi stessi esemplari, la faraona sa essere anche molto “attaccabrighe” ed aggressiva con animali del cortile. Attività principale dell’allevamento faraone è senza dubbio la ricerca del cibo – in prevalenza piccoli insetti e varie qualità di vegetali -che avviene direttamente sul terreno. All’approssimarsi della sera nell’allevamento faraone i gruppi si ritirano presso un luogo protetto dove, appollaiandosi, trascorreranno la notte. È necessario quindi che i ricoveri destinati al loro riposo siano attrezzati con posatoi.
Per l’alimentazione dell’allevamento faraone continuate a distribuire la solita razione per riproduttori.
Le faraone destinate a diventare riproduttori devono essere alimentate in maniera adeguata. L’alimentazione dei futuri riproduttori dell’allevamento faraone non deve infatti puntare all’ingrassamento degli animali da destinare alla mensa all’età di 4 – 6 mesi ma deve formare gli organi di animali che devono vivere e produrre per 3 o anche 4 anni. Le esigenze alimentari dell’allevamento faraone deve essere rispettato specialmente per quanto riguarda gli amminoacidi e l’energia, che devono essere rispettate sia nella quantità che nella qualità.
Oche
L’alimentazione delle oche destinate alla riproduzione deve mantenere gli animali in ottime condizioni di salute evitando un eccessivo ingrassamento. Il programma alimentare delle oche destinate alla riproduzione prevede anche un abbondante utilizzo di foraggi sotto forma di pascolo, erbe e verdure.
Anche se le oche dispongono di un abbondante pascolo si consiglia sempre di non far mancare, all’interno del ricovero o nelle vicinanze, una rastrelliera per la distribuzione di questi alimenti.
In questo periodo il consumo arriva a 250 grammi di mangime e 700 di foraggio.
Per integrare l’alimentazione secca delle ochette si possono utilizzare queste coltivazioni foraggere: sorgo, mais, colza, avena, erba medica, trifoglio e altre ancora.
Per quanto riguarda il razionamento la miscela alimentare deve essere distribuita a volontà durante le prime 4-6 settimane. In seguito la razione viene distribuita solo nel pomeriggio per favorire il pascolo durante la prima parte della giornata.
Se si alleva un piccolo gruppo di oche, inferiore ai 30-40 capi, è possibile realizzare una razione alimentare utilizzando, come integratore proteico, un mangime per pulcini con la seguente composizione media: proteine grezze 23%; grassi grezzi 3-4%; fibra grezza 4%; ceneri 7-8 %; metionina 0,4%. La razione consigliata è la seguente: 40% di miscela commerciale per pulcini, 32% di mais e 28% di crusca di frumento. Alla miscela viene aggiunto un 0,12% di sale da cucina. La razione viene sempre distribuita nel pomeriggio evitando in questo modo l’ingrassamento non richiesto per i futuri riproduttori.
Pollo
Tra le vecchia galline, quelle migliori stanno terminando la muta mentre le pollastre nate in primavera, al contrario dell’allevamento faraone, sono ormai pronte ad iniziare la deposizione. In questo mese è possibile trasferire le galline e le pollastre nel pollaio.
È necessario che le caratteristiche del pollaio siano tali da rispettare le esigenze etologiche ed ecologiche degli animali. Per quanto riguarda la dimensione questa deve essere tale da ospitare da 3 a 5 capi al metro quadrato.
Il ricovero deve essere attrezzato con posatoi per almeno 1/3 della superficie: si consiglia che la parte posatoi sia circa la metà della superficie intesa come perimetro interno del pollaio.
La restante parte deve essere ricoperta da un abbondante strato di truciolo di legno: almeno 10 – 15 cm di spessore.
Il pollaio deve quindi essere attrezzato con abbeveratoi e mangiatoie in base al numero di animali presenti. Deve comunque essere presente una rastrelliera per la distribuzione di erbe, verdure e foraggi secchi. La rastrelliera deve essere presente e utilizzabile anche quando gli animali hanno libero e costante accesso a pascolo: la sua funzione non è, infatti, alimentare ma serve come antistress naturale ed è molto efficace come prevenzione per il cannibalismo.
Per la deposizione delle uova è poi necessaria la presenza di un nido per la raccolta delle uova. A tale scopo si consiglia di realizzare un nido collettivo.
Adiacente al pollaio deve essere presente un parchetto per il pascolo degli animali adeguatamente dimensionato: ogni gallina deve avere a disposizione non meno di 10 metri quadrati di area pascolativa.
Tacchini
Opposte all’allevamento faraone, le tacchine hanno ormai terminato la deposizione e quelle che hanno superato i tre cicli di deposizione (quattro anni di vita) possono essere destinate alla mensa. Le altre assieme alle giovani tacchine devono avere la possibilità di pascolare tutto il giorno.
Le tacchine (vecchie e giovani) devono essere ospitate in un ricovero adatto. Questo deve essere caratterizzata da tre pareti chiuse che servono a proteggere gli animali da eventuali correnti d’aria. La parete frontale deve essere provvista di finestre che permettono il ricambio dell’aria e possono proteggere gli animali dal freddo nel periodo invernale. Si consiglia un’apertura a vasistas.
L’arca deve essere dimensionata in modo da ospitare non più di tre tacchini per metro quadrato di superficie. Metà del pavimento deve essere attrezzato con posatoi mentre la restante parte deve essere imbottita da uno strato di 10 – 15 cm di paglia tritata e asciutta. Il ricovero è attrezzato con mangiatoie, abbeveratoio e rastrelliera.
Per il pascolo gli animali devono poter usufruire di un’area non inferiore a 25 metri quadrati a capo.
Dopo alcuni giorni di ambientamento gli animali possono essere liberati a pascolo.
Questo nuovo ricovero ospiterà le tacchine in pausa riproduttiva fino al prossimo mese di gennaio – febbraio quando gli animali saranno di nuovo trasferiti nel locale riproduzione.
Fonte: biozootec.it