Allevamento di animali e l’acqua

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Allevamento di animali e l’acqua

Per l’allevamento di animali l’acqua può essere considerata il principale tra gli alimenti. Basta infatti che venga a mancare, anche per un breve periodo; subito si riscontrano i primi danni come diminuzione dell’assunzione di cibo, interruzione delle produzioni, cannibalismo (nel caso delle femmine di coniglio dopo il parto), ecc.
L’acqua entra infatti nella composizione delle carni (60-70%), dei prodotti dell’allevamento di animali come le uova (66%); è inoltre importante per innumerevoli funzioni dell’organismo. Nell’organismo l’acqua favorisce le reazioni cellulari, agisce come lubrificante per le articolazioni, serve a rammollire gli alimenti facilita i processi di digestione e assorbimento delle sostanze nutritive contribuendo al trasporto dei prodotti finali della digestione dall’intestino alle varie parti del corpo. Non deve essere poi dimenticato l’importante ruolo che l’acqua riveste ai fini della regolazione della temperatura corporea.

Non potendo essere immagazzinata, come invece avviene per altri principi nutritivi (zuccheri, grassi, ecc.), l’acqua deve essere sempre disponibile per una abbeverata regolare e abbondante.
Sia in inverno che in estate l’acqua da bere deve essere pulita e fresca; la sua temperatura ideale si aggira attorno ai 10-15°C. Un’abbeverata con acqua tiepida determina una diminuzione delle sua proprietà dissetanti; mentre un’abbeverata eccessivamente fredda può determinare un abbassamento della temperatura corporea con minor produzione di uva.
I problemi inerenti al susseguirsi delle stagioni (e quindi al variare della temperatura esterna) sono maggiori in inverno, quando la rigidità del clima porta alla trasformazione dell’acqua in ghiaccio. Tale fenomeno risulta particolarmente dannoso quando giunge ad interessare l’acqua contenuta all’interno delle tubature, facendole letteralmente scoppiare. Chi possiede un sistema di abbeveratoi automatici; deve provvedere per tempo a proteggere le conduttura dal gelo con un’adatta imbottitura isolante (per esempio lana di vetro).

Altri problemi & possibili soluzioni

Nell’allevamento di animali d’estate l’inconveniente di un eccessivo riscaldamento dell’acqua di bevanda può essere ovviato semplicemente collocando i contenitori all’ombra; sempre nella stagione calda, può insorgere qualche problema con le vasche all’aperto; dove l’acqua ferma si popola di alghe o di larve di insetti: se poi i contenitori d’acqua si trovano sotto un albero; possono riempirsi di rametti e di foglie caduche, soprattutto con l’inizio dell’autunno.

A tutti questi problemi si pone rimedio facilmente effettuando frequenti operazioni di pulizia e di ricambio dell’acqua.
In riferimento alle esigenze degli animali in fatto di acqua è opportuno considerare che queste variano in base alla specie allevata e in base al tipo di allevamento di animali e produzione. Nell’allevamento di animali bovini, per esempio, si riscontrano meno problemi che nei polli e nei suini, eccezione fatta, però, per la suscettibilità, dei bovini, nei confronti dei nitrati. Nel rumine infatti i nitrati sono convertiti in nitriti diventando molto più tossici per gli animali.

Anche l’età è un fattore che condiziona le esigenze di acqua; la necessità di assumere acqua diminuisce con l’età e quindi maggiore attenzione deve essere fatta nell’allevamento dei giovani.
Anche la composizione della razione determina variazioni nelle esigenze idriche.
Ovviamente la temperatura, la ventilazione e l’umidità relativa sono fattori fondamentali nel regolare il consumo d’acqua. Lo stress legato alle alte temperature, per esempio, provoca un aumento del consumo idrico con aumento dei rischi legati all’impiego di acque non idonee.
Naturalmente la tecnica d’allevamento estensiva e la somministrazione di foraggi verdi diminuisce le esigenze degli animali in fatto di acqua di bevanda.

Fonte: biozootec.it