Alimentazione galline ovaiole: colore del tuorlo
Il caratteristico colore giallo-arancio del tuorlo è uno dei fattori visivi che maggiormente influenzano il consumatore.
Anche la colorazione del tuorlo però è influenzata dalle tradizioni e dalle aree geografiche. Gli europei non hanno tutti gli stessi gusti. Si può osservare una vera differenza tra il nord e il sud. Mentre i popoli del nord preferiscono tuorli di colore giallo pallido, la preferenza dei consumatori per i tuorli di colore giallo oro aumenta man mano che si va verso sud. Sulle rive del mediterraneo, solo i tuorli di colore brillante e arancione-rosso hanno possibilità di arrivare sulle tavole dei consumatori. La nostra predilezione per i tuorli gialli di colore oro è radicata nella storia.
La cantaxantina
I tuorli pallidi sono sempre stati indice di galline malate, infestazione di vermi o mangime di scarsa qualità. Solo le galline ben nutrite immagazzinavano carotenoidi (forme preliminari di vitamina A) nei loro tuorli. I tuorli di colore giallo oro brillante indicano che le galline dispongono di grandi quantità di carotenoidi essenziali come luteina o cantaxantina. Queste sostanze protettive sono ampiamente diffuse in natura e non conferiscono solo al tuorlo il suo colore giallo, ma prevengono anche l’ossidazione e la distruzione, nell’uovo, di sostanze fragili e vitali come le vitamine.
Non tutti i carotenoidi arrivano però al tuorlo. Il ben noto beta-carotene, per esempio, viene completamente trasformato in vitamina A e metabolizzato dalla gallina. Il beta-carotene non ha alcuna influenza sul colore del tuorlo. La cantaxantina, un altro carotenoide, è diverso: le galline ne trasformano circa il 30% in vitamina A. Il resto viene immagazzinato nel tuorlo come sostanza protettiva, facendo assumere al tuorlo la sfumatura giallo oro.
Cosa determina il colore del tuorlo
La maggior parte dei pigmenti che colorano il tuorlo delle galline allevate naturalmente si trovano nell’erba fresca. Oltre all’erba dipende anche dall’abbondanza di erbe e di pascolo che significa ritorno alla primavera. Come il burro che d’inverno era bianco e diventava dorato in primavera (nella stalla il fieno era sostituito dall’erba) anche le uova primaverili cambiavano la loro colorazione.
Il colore del tuorlo deriva quindi da sostanze pigmentanti presenti nella dieta della gallina ovaiola. Pertanto il colore del tuorlo rivela quello che la gallina ha mangiato. Spesso siamo tentati ad alimentare le galline con mais credendo che questo alimento conferisca una colorazione più intensa al tuorlo, questo è sbagliato: è l’erba fresca, tra i pigmentanti naturali, che conferisce una più intensa colorazione all’uovo.
Alimentazione galline ovaiole nello stesso pollaio
Infine può capitare che in uno stesso pollaio, galline alimentate allo stesso modo depongano uova con colorazione più sbiadita. Due possono essere le cause che provocano questa diminuzione di intensità di colore: quando le galline sono ammalate (verminosi, ecc) oppure quando le galline producono troppe uova. È evidente che se due galline assumono la stessa quantità settimanale di carotenoidi la gallina che produce 5 uova alla settimana produrrà tuorli più sbiaditi della gallina che depone solo 2 uova alla settimana. Questa condizione è facilmente verificabile anche guardando l’aspetto della gallina. La gallina che depone di più, a parità di razza, età e alimentazione, è quella che presenta la cresta, i bargigli e le zampi più sbiadite.
Fonte: biozootec.it