Alimentazione del coniglio e legno pregiato dalle siepi

alimentazione del coniglio

Alimentazione del coniglio e legno pregiato dalle siepi lineari

Nell’allevamento del coniglio, con metodo mediterraneo o con metodo biologico, l’alimentazione del coniglio assume un ruolo importante dato che è la naturale premessa per il benessere degli animali e per la qualità delle loro produzioni. L’alimentazione non ha il solo scopo di fornire sostanze nutritive ma svolge anche una funzione fisica dato che favorisce la masticazione e consentendo agli animali di avere un comportamento simile a quello naturale.

A tale proposito le foglie e le fronde degli alberi possono essere convenientemente utilizzate nell’alimentazione del coniglio da somministrarsi specialmente alla sera assieme agli altri foraggi. Non tutte le piante però sono in grado di fornire foglie e fronde appetite e adatte all’alimentazione del coniglio. È necessario quindi individuare quelle essenze che maggiormente sono appetite ai conigli e combinarle in siepi unendo al vantaggio economico dell’alimentazione del coniglio anche un beneficio ambientale. Nella scelta delle piante possono essere preferite poi quelle che, dopo un determinato periodo; offrono anche un interessante reddito integrativo come legname di pregio.
Vengono qui proposte alcune siepe utilizzando particolari essenze utili all’alimentazione del coniglio e, secondariamente, in grado di fornire reddito come essenze da legno pregiate. La distanza delle piante, nella fila, è di un metro e 75 centimetri.

Sono consigliate diverse essenze e precisamente le speci:

– Arboree d’alto fusto: Farnia, Frassino maggiore e Frassino ossifillo alternati tra loro;
– Arboree a ceppaia: Olmo nero, Olmo campestre e Acero campestre alternati tra loro;
– Arbustive per l’accompagnamento laterale: Frangola, Spincervino e Nocciolo alternati tra loro ma sempre a coppie ai due lati di una pianta principale.

La funzione alimentare viene svolta da quasi tutte le piante. Nei rametti giovani, in autunno, si verifica un accumulo di riserve alimentari destinate a nutrire le gemme nella primavera successiva. I rametti sono tanto più ricchi di sostanze alimentari e tanto più digeribili quanto più sono teneri e giovani.

Per raccogliere e seccare le fronde degli alberi a scopo di foraggio si consiglia di recidere i rami di 2-4 anni in luglio – agosto; legandoli in fasci e lasciandoli così finché le foglie non sono completamente secche: sei – otto giorni.
I fasci secchi si conservano in mucchi fino al momento dell’impiego protetti, se possibile, dalla pioggia e dall’eccessivo soleggiamento.
Le specie arboree a ceppaia e quelle arbustive (solo nocciolo); utilizzate prevalentemente per l’alimentazione dei conigli, sono governate a ceppaia con taglio al colletto al II° anno.
La funzione produttiva di legname di pregio viene svolta dalla specie arboree d’alto fusto.

Fonte: biozootec.it