Allevamento di conigli per ristorazione agrituristica

Allevamento di conigli

Allevamento di conigli per ristorazione agrituristica

I conigli sono dotati di una naturale pelliccia che li difende dal freddo. Questi animali nell’allevamento di conigli non manifestano pertanto particolari problemi durante questi mesi autunnali a parte situazioni di umidità eccessiva e correnti d’aria. Dopo 10 – 12 giorni dall’accoppiamento procedete all’accertamento della gravidanza.

Uno dei metodi più usati è quello della palpazione. Questa è una operazione che prevede una certa professionalità da parte dell’allevatore dell’allevamento di conigli. Tra il decimo ed il quattordicesimo giorno dopo l’accoppiamento nell’utero della coniglia gli embrioni si sono sufficientemente sviluppati e la loro presenza può essere rilevata attraverso la palpazione dell’addome.

L’operazione va eseguita sistemando la femmina su di una superficie piana e facendo il possibile affinché la coniglia risulti completamente rilassata. L’animale viene tenuto fermo con una mano (generalmente la sinistra); mentre con l’altra si scivola verso il ventre procedendo dalla parte anteriore a quella posteriore.

Gli embrioni si manifestano come sfere carnose elastiche che raggiungono le dimensioni di un fagiolo, non molto tangibili, ben aderenti alle pareti uterine. Una volta localizzatine qualcuno è confermata la diagnosi.
Dubbi sulla diagnosi possono sorgere con:
• coniglie eccessivamente grasse la cui copertura di grasso rende difficile notare gli embrioni;
• conigli con mammelle molto sviluppate perché è frequente che la palpazione coincida con il punto massima lattazione;
• coniglie con pochi feti: se ce ne sono tre o meno è difficile riconoscerli;
• coniglie eccessivamente nervose che non si prestano alla manipolazione.

L’ alimentazione e i suoi vantaggi

In merito all’alimentazione in questo mese vengono sostenuti gli sforzi della gestazione; dell’allattamento e prepararsi per i prossimi freddi invernali. Un’alimentazione di base deve essere costituita da cereali e leguminose distribuiti sotto forma di fiocchi con un’integrazione di fieno necessaria per l’apporto di fibra. La forma a foglia dei semi fioccati è infatti molto appetita ai conigli e il loro valore nutritivo è elevato. Il fieno inoltre deve essere distribuito giornalmente sia ai riproduttori che agli animali all’ingrasso.

I vantaggi determinati dalla somministrazione del fieno nell’allevamento di conigli sono molteplici e oltre al valore nutritivo va ricordata; anche la capacità di questo alimento di mantenere in ottimo stato la fisiologia digestiva del coniglio. Gli steli delle essenze che costituiscono il fieno, prima di essere ingeriti devono infatti essere accuratamente masticati. Tale operazione determina un’abbondante produzione di saliva che con la sua acidità mantiene inalterato il Ph intestinale contribuendo a mantenere sano il coniglio.

L’alimentazione nell’allevamento di conigliinoltre può essere integrata con foraggi verdi; erbe dei prati (medica e trifoglio), erbai (veccia, segale e ravizzone), foglie, piante infestanti (scarpate delle strade di campagna, bordi delle ferrovie, ecc.), tuberi, radici, verdure come il cavolo, ortiche. La distribuzione di questi foraggi nell’allevamento di conigli può essere fatta due volta al giorno.

Se si registra una scarsità di foraggi verdi, le mele e le pere di scarto possono essere distribuite ai conigli come integrativo dell’alimentazione verde. Oltre ad essere degli ottimi alimenti questi frutti sono da considerarsi anche come una strategica bevanda. Mele e pere inoltre sono da considerarsi come integrazione ricca di zuccheri e pertanto molto energetica.

Particolare attenzione deve essere poi posta all’acqua di bevanda dell’allevamento di conigli. Specialmente di notte l’acqua può gelare con disagio agli animali. Se non disponete di un impianto a ciclo chiuso di distribuzione dell’acqua è necessario svuotare gli abbeveratoi alla sera e riempirli al mattino presto. Per diminuire i disagi legati all’assenza d’acqua di bevanda si può ovviare distribuendo tuberi e radici: carote, patate, topinambur ecc.

Esempio di siepe lineare per l’alimentazione del coniglio e legno pregiato

Fonte: biozootec.it